Attività

La Professione del Consulente del Lavoro

Il Consulente del Lavoro ha iniziato la sua esistenza professionale nell’ormai lontano 1939 con la legge 815 con la quale il legislatore ebbe a delinearne il profilo giuridico.

Successivamente si deve aspettare fino al 1964 quando con la legge 1081 vengono istituiti gli Albi Provinciali ed il 1979 dove, con la legge 12, viene formalmente e giuridicamente riconosciuto l’Ordine Professionale con l’introduzione dell’esame di stato per l’esercizio della professione.

Con quella legge lo Stato riconosce che nell’ambito delle professioni esiste un professionista particolarmente esperto nella gestione delle risorse umane, profondo conoscitore di tutte le implicazioni derivanti dalle leggi e dalla giurisprudenza che regolano i rapporti, siano essi subordinati o autonomi.

Questo professionista è il Consulente del Lavoro. L’ordinamento dello Stato considera talmente delicato ed importante il compito che egli svolge, da pretendere che chi esercita tale attività debba essere iscritto in un apposito Ordine Professionale.

Gli Ordini Professionali non sono destinati ad allevare caste di alcun genere, al contrario, sono strumenti mediante i quali lo Stato garantisce il cittadino utente, assicurando che chi si occupa della cura di determinate problematiche sia un Professionista (con la P maiuscola), costantemente aggiornato e che opera sempre nel pieno rispetto delle norme.

Giova per questo ultimo motivo ricordare che è obbligatoria per i Consulenti del Lavoro la Formazione continua per tutti gli iscritti, che consiste nell’obbligo di ciascuno di documentare la partecipazione a corsi di aggiornamento, convegni di studio, seminari etc., per il costante e continuo aggiornamento professionale.

Nell’ambito delle disposizioni legislative che regolano la professione del Consulente del Lavoro grande importanza riveste la tariffa degli onorari la cui più recente versione risale, ormai, al 1992 con il d.m. 430.

La tariffa è inderogabile e obbligatoria per tutti i Consulenti del Lavoro. Costituisce elemento indispensabile di lavoro con la sua applicazione all’interno di un minimo e un massimo.